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Feste gastronomiche nel mondo | A tutti piace mangiare, ma cosa?

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Feste gastronomiche nel mondo | A tutti piace mangiare, ma cosa?

di Federica Giuliani

L’Italia è il Paese dove sagre ed eventi gastronomici si sprecano. Questo è dovuto un po’ al piacere profondo che l’italiano prova mangiando e un po’ al fatto che i prodotti DOP e i piatti tradizionali sono talmente tanti che è impossibile non attribuire loro il giusto onore.

Nel mondo ci sono altrettanti appassionati di cibo e consuetudini culinarie degne di essere assaggiate e tramandate a cui vengono dedicati festival ed eventi. Vediamone qualcuno.

[b]Haggis scozzese[/b]

Ogni 25 gennaio, in occasione del suo compleanno, viene organizzata la Burns Supper: una cena che commemora la nascita di Robert Burns, poeta e compositore scozzese che dedicò all’haggis un poema. In questo giorno, tra letture di odi e celebrazioni, si gusta l’insaccato composto da interiora di pecora mescolate con cipolla, grasso di rognone, farina d’avena, sale, spezie e brodo, servito con patate e rutabaga (una specie di rapa). Il tutto, naturalmente, viene accompagnato da abbondante whisky.

[b]King cake[/b]

È un dolce che viene consumato in molte zone del mondo durante le festività natalizie. Di forma rotonda, prende il nome dal percorso intrapreso di Re Magi per confondere Erode. La pasta soffice è arricchita con la cannella, la superficie viene coperta di glassa di zucchero colorato e l’interno è vuoto per accogliere un piccolo Gesù Bambino o una fava: chi li trova sarà fortunato. A New Orleans è il dolce del Martedì Grasso, che viene decorato con una copertura di tre colori: viola, tinta della giustizia, verde come la fede e il giallo del potere.

[b]Oznei Haman[/b]

In occasione di Purim, festività ebraica che cade tra febbraio e marzo, vengono preparate le Oznei Haman – orecchie di Haman – dolci triangolari di pasta fillo ripieni di semi di papavero, prugne, albicocche, cioccolato e frutta secca. La festa di Purim ricorda un fatto accaduto circa 2.500 anni fa in Persia. Si narra nel libro di Ester che Haman, il perfido consigliere del re, volesse sterminare tutti gli ebrei del regno. Per intercessione della regina Ester, diventata moglie del re nascondendo la propria origine ebraica, e di suo zio Mordechai, il capo della comunità ebraica, gli ebrei vennero salvati e i responsabili della tentata “soluzione finale del problema ebraico” vennero puniti. A ricordo dello scampato pericolo fu istituita questa festività.

[b]La Festa della Luna[/b]

Una festa con origini antichissime, risalenti alla dinastia Xia e Shang, che con l’andare del tempo si è arricchite di numerose tradizioni. La leggenda più nota racconta di come l’arciere Hou Yi, famoso per aver salvato la terra eliminando i nove soli, fu tradito dalla propria moglie Chang E, che assunse da sola il farmaco divino dell’immortalità ottenuto con le fatiche del marito. Le altre divinità punirono la donna esiliandola sulla Luna, dove la dea trascorse il tempo con la sola compagnia di un coniglio. Commemorando il giorno in cui Chang E tentò di diventare immortale, i cinesi condividono i dolci della luna, paste di forma circolare ripiene con diversi ingredienti: semi di melone, semi di loto, mandorle, carne trita o crema di soia.

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