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A pranzo con i monaci, in Corea del Sud

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A pranzo con i monaci, in Corea del Sud

di Federica Giuliani | @traveltotaste

Il Tempio Guinsa è situato circa 150 chilometri a sud ovest di Seoul ed è circondato da montagne che, d’inverno, si colorano di bianco. I viaggiatori si spingono fino a qui per fare trekking, per pregare, meditare o semplicemente per immergersi nella natura. Pochi, però, vengono per i pasti che i monaci sono soliti offrire ai visitatori.

Non è cosa comune entrare in contatto con i monaci, in Corea del Sud. I templi, normalmente, sono pressoché deserti, fatta eccezione per le cerimonie religiose. Nel Tempio Guinsa, invece, è consuetudine offrire del cibo a chiunque, che sia coreano buddista, cristiano o straniero, in segno di gratitudine per chi riconosce l’importanza della fede.

Il tempio, con i suoi settant’anni, è relativamente recente ed è stato costruito durante l’ultimo anno di occupazione giapponese. Nato come una semplice capanna, nel tempo è cresciuto grazie alle tante donazioni ricevute.

I monaci servono ingredienti prodotti da loro stessi come salsa di soia, fagioli fermentati e ogni tipo di vegetale. Non manca certo il kimchi nazionale, utile durante il rigido inverno. Qui non si spreca nulla: l’acqua ricca di amido con cui si è lavato il riso, ad esempio, viene utilizzata per preparare le zuppe. Il temple food è un sistema salutare di alimentarsi ed è sperimentabile in molti luoghi, in Corea.

Centinaia di persone condividono il semplice pasto vegetariano – a maggio, per il compleanno di Buddha, i visitatori possono anche raggiungere le migliaia – come parte integrante di una cultura che considera il cibo come espressione di comunità. Almeno per un pasto, i monaci riescono a creare un’unica grande famiglia. L’importante, però, è non lasciare nulla nel piatto perché il cibo non va mai sprecato, nemmeno quando è gratuito.

Nel tempio di svolge ogni tipo di cerimonia, comprese quelle funebri. Le preghiere e i canti vibrano nell’aria purificando le menti, mentre le tante offerte agli antenati, al termine dei rituali vengono condivisi da chi è in visita in segno di unione tra i due mondi.

Info: Tempio Guinsa

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