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Nepal: un viaggio emozionante sul tetto del mondo

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Nepal: un viaggio emozionante sul tetto del mondo

 

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un viaggio in Nepal non si dimentica perché tra panorami, tour, tradizioni e colori, si impara presto a seguire un ritmo di vita carico di energia e bellezza. E, al ritorno a casa, i ricordi diventano il motore di un’esperienza intensa, che rivive nelle piccole cose e si respira ancora nell’aria per lungo tempo. Uno degli itinerari più spettacolari riguarda sicuramente il giro che attraversa la catena dell’Himalaya. Spostandosi da questo Paese a quelli limitrofi, si valicano le montagne più alte della terra, si costeggiano laghi dalle acque turchesi e steppe a perdita d’occhio, con un cammino che parte proprio da Katmandu per poi spostarsi verso il Tibet.

Le news positive

In Nepal gli arrivi crescono di anno in anno, da quando il Paese si è aperto al turismo, alla metà del secolo scorso. Il 2017, in particolare, è stato un periodo memorabile perché si è superata l’attesissima cifra di un milione di visitatori con un incremento, rispetto al 2016, del 25 per cento. Per quanto riguarda gli italiani in viaggio in questo tratto di Asia, si è passati dai 9.900 ai 12.000 viaggiatori. Il prossimo traguardo sarà quello di toccarne la soglia dei 1.500.000, obiettivo possibile dato il continuo moltiplicarsi di preferenze verso la destinazione.

Le città reali del Nepal e la Strada dell’Amicizia

 

Il buddhismo nella valle di Katmandu, arrivò nel III secolo. Fu, infatti, il periodo in cui l’imperatore indiano Ashoka, principale esponente della dinastia dei Maurya, fece erigere nell’attuale Patan, ben cinque stupa. La storia religiosa del luogo fu lunga e travagliata e oggi restano gli esempi di palazzi molto costosi fatti erigere all’epoca. Molti si incontrano lungo la Strada dell’Amicizia, vasta 950 km a collegare la capitale con Lhasa, da un ventennio massimo centro religioso del Tibet. I templi ne rappresentano il passato secolare e le maestose montagne, rendono unico il paesaggio.

Katmandu: è l’antica città reale e si trova a 1300 metri di altitudine, nel centro dell’omonima valle. La storia secolare del regno si ritrova nelle sue abbaglianti costruzioni.

Patan: da secoli è nota per i suoi oggetti in metallo ed è separata da Katmandu solo dal fiume Bagmati. Il centro storico con il palazzo reale è certamente da vedere.

Bhaktapur: a 15 km dalla capitale, è stata fondata nel XII secolo e vanta un caratteristico mercato di vasai dove viene prodotto del vasellame. Nel resto della città, invece, diversi sono gli artigiani che eseguono lavori di intaglio.

Langtang National Park: il suo accesso meridionale vicino a Dunche si raggiunge in circa sette ore. Intorno rigogliosi boschi nella terra dei cervi muschiati, orsi dal collare, panda minori, leopardi delle nevi e scimmie.

Gorkha: questa valle situata a nord, vanta un percorso che si divide tra verdi terrazze di risaie e un paesaggio montuoso. Sorge a 1000 metri ed è dominata da una fortezza del XVII secolo.

Pokhara: terza città del Nepal si trova a 800 metri di altezza sulle sponde del lago Phewa, dove grazie al clima subtropicale cresce una vegetazione rigogliosa.

Lumbini: questo è il luogo di nascita di Siddharta Gautama, il nome proprio di Buddha ed è lontano dai percorsi turistici. Zona particolarmente spirituale, regala una immediata pace.

Dolalghat: la Kodari Highway, è detta anche la Strada dell’Amicizia e fu costruita nel 1967 per collegare il Nepal con il Tiber. Giunti in questa meta, ottima per chi ama rafting e kayak sul Sun Kosi, si può visitare il parco nazionale di Sagarmatha.

Nyalam: quando la visibilità è buona, si può ammirare lo Xixabangma-Feng che si erge a ovest e le tipiche case dal tetto basso costruite in mattoni di argilla.

 

Avventure alternative

Una meta non molto conosciuta e in pieno rilancio, è quella legata al Lago Rara, il più grande del Paese e all’interno del Rara Lake National Park, che è invece il più piccolo parco nazionale del Nepal. Si trova a Nord Ovest con un’altezza di 2990 metri. Si può raggiungere dall’aeroporto di Talcha e un lungo cammino a piedi per avvicinarsi, ma ne vale certamente la pena. La biodiversità qui è eccezionale anche perché non è un’area raggiunta dal mercato internazionale. Vi si trovano persino specie a rischio come il panda rosso, l’orso nero dell’Himalaya, il leopardo e, intorno al lago, si possono trascorrere momenti di grande relax. La cornice circostante non ha bisogno di spiegazioni tra foreste foreste di pini, abeti e ginepri e cime innevate.

Zona nota ma sicuramente adrenalinica, è quella del Massiccio dell’Annapurna, perfetta per organizzare escursioni di trekking con la sua varietà di paesaggi facilmente accessibili.

Un viaggio spirituale

 

Una destinazione come il Nepal ha un grande richiamo spirituale. Molti sono coloro che chiedono di seguire un circuito buddhista che comprende sicuramente Ramgram nel cui stupa sono raccolte reliquie del Buddha, Lumbini, luogo di nascita del Buddha e Tilaurakot dove lo stesso Buddha visse fino a 29 anni. Superata quell’età decise di incamminarsi verso l’illuminazione e lontano dalle attrazioni materiali. Ancora, si può optare per il sentiero sacro agli Hindu che la Regina Mayadevi percorse il giorno di luna piena del mese di Falgun portando con sé il neonato Siddharta Gautam. Non sono pochi, inoltre, coloro che vengono da queste parti per accostarsi a discipline come yoga, meditazione e la pratica di cure tradizionali. Per maggiori info: www.welcomenepal.com.

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