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La Strada degli Scrittori in Sicilia: itinerario di arte e bellezza

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La Strada degli Scrittori in Sicilia: itinerario di arte e bellezza

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Chi giunge in Sicilia spesso non sa che si troverà davanti una terra che ne racconta tante. Decine di paesaggi differenti, talenti immortali che ne hanno attraversato il profilo nei secoli e pagine di storia che hanno contribuito a plasmare il futuro del mondo intero. Un luogo intriso di suggestioni a volte indefinite che non va solo visitato, ma vissuto pienamente al di là delle mode televisive che ne celebrano il mito, a volte nel suo tratto Occidentale e altre in quello Orientale. Uno degli itinerari più particolari e culturalmente interessanti da organizzare nella Trinacria, è quello lungo la Strada degli Scrittori che ripercorre quelle zone che hanno ispirato e visto la nascita di grandi autori così importanti, da aver conquistato intere generazioni.

Volti e personalità a raccontare un’isola

Per scrivere pagine di un’opera destinata a non sparire nel tempo ci vuole grande animo, molta passione e un prorompente carattere. Eppure in questo tratto di Italia fatto di verde, di mare, di cieli azzurri, di tratti desertici e di rilievi vulcanici sono nati diversi geni capaci di superare epoche e confini. Serviva un percorso ad hoc per formare e informare cittadini e turisti e il progetto, ha preso vita nel 2013. In quel periodo, infatti, il giornalista del Corriere della Sera, Felice Cavallaro propose quella che poi si rivelò una felice intuizione, condivisa e sottoscritta con protocollo d’intesa a novembre dello stesso anno.

Da Pirandello, a Sciascia fino a Camilleri: sulle tracce del talento

Poeti, scrittori di storie e sogni, creatori di mille capolavori. I loro nomi sono famosi al di là delle epoche, ma in pochi ne conoscono il tracciato delle location dove si trovano ancora case e area natale. Ufficialmente si parla della Strada Statale 640 e coinvolge siti archeologici, cantine sociali ed enogastronomia di questo tratto isolano e di quello limitrofo.

Cultura, turismo e bellezza

La Strada degli Scrittori in Sicilia, va Racalmuto a Porto Empedocle, passando per Favara, Agrigento con la Valle dei Templi e Caltanissetta. Una lunga passeggiata di scoperta ed emozioni, in equilibrio tra passato e presente. Tra i tesori imperdibili, c’è la casa natale di Pirandello con la sua Girgenti e, ancora, la Cattedrale dove si trova la lettera del diavolo, manoscritto di Suor Maria Crocifissa, la Beata Corbera citata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel “Gattopardo. E come dimenticare, poi, la famosissima Vigata che racconta nelle sue avventure lo scrittore Andrea Camilleri?

Il percorso e le varie tappe, ricordando i grandi artisti della letteratura del Novecento

  • Porto Empedocle è la parte legata alle “storie del Commissario Montalbano” e di Camilleri. I luoghi descritti hanno denominazioni immaginarie, ma si trovano nell’area tra Agrigento e il mare. Vigata riprende nel nome la vicina Licata, ma si riferisce proprio a Porto Empedocle. In quest’ultimo luogo ritroviamo la statua di Montalbano, la Mannara, la Salita Granet, il Commissariato, il Caffè del centro e molte trattorie riprese nel telefilm. Montelusa, invece, è un omaggio allo stesso Pirandello e alla sua Girgenti ed è set della questura e il liceo classico che l’autore ha frequentato.
  • Palma di Montechiaro: ricorda Giuseppe Tomasi di Lampedusa, perché grazie a un suo avo ritrovò delle radici nobili che lo ispirarono per la stesura del Gattopardo. E qui superò il blocco dello scrittore e lo terminò.
  • Favara: nel 1921 vi nacque l’autore Antonio Russello, anche se poi visse lontano da questo centro ritornandovi in estate. In gioventù amava giocare in un’area compresa tra le attuali via IV Novembre e Via Kennedy.
  • Agrigento: vi si trova ancora la casa natale di Luigi Pirandello, nella contrada di campagna chiamata Caos. In questa costruzione rurale spesso vengono organizzate mostre temporanee a lui dedicate e all’interno c’è anche un museo con la sua biblioteca.
  • Racalmuto: luogo natale di Leonardo Sciascia, è ricordato soprattutto per Il giorno delle Civetta. Qui, nella chiesa di S. Maria del Monte, nel 1989, si svolsero i funerali. Proprio accanto al tempio religioso, c’è ancora la sua casa e non molto distante ecco il teatro comunale Regina Margherita dove l’autore era solito andare per assistere alle proiezioni degli spettacoli il sabato e la domenica. Appena fuori, infine, ci sono le grotte di fra Diego la Matina, le tombe del frate di cui parla Sciascia nel saggio “Morte dell’inquisitore”.
  • Caltanissetta: la città era frequentata da Sciascia, ma si tratta anche del luogo natale di Pier Maria Rosso di San Secondo, nel quartiere di Santa Lucia (oggi Sant’Agata). Lo scrittore divenne famoso soprattutto all’estero come drammaturgo.

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