Cerca
Close this search box.
Da Marrakech a Fès: i suq più affascinanti del Marocco

DatA

Da Marrakech a Fès: i suq più affascinanti del Marocco

di Francesca Spanò | @francynefertiti

L’anima e l’essenza del Marocco si ritrovano nei suq, in un dedalo di vicoli intrisi di profumi e colori. Una vera festa dei sensi tra speciali mercati trionfo di merci diverse abilmente sistemate in ogni angolo, tra i chiaroscuri creati dalla luce che filtra con prepotenza. Un viaggio nel viaggio, da vivere con calma seguendo la via principale, prima di perdersi tra botteghe di artigiani, caleidoscopiche sfumature delle lampade arabe e intrecci perfetti dei tappeti.

Nel cuore della città e della vita del Marocco

Nel suq (o souk) si ritrovano cittadini di tutte le classi sociali, in un fiume di passaggio, quasi come fosse l’assemblea generale di un villaggio. Qui ci si incontra per raccontarsi pettegolezzi e gioie, aggiornarsi sulle novità del Paese e distrarsi trascorrendovi diverse ore. Dalla menta fresca agli ortaggi, dagli oggetti di artigianato alle spezie: qui non manca proprio nulla, in un tripudio di odori ad ogni angolo differenti. Bancarelle color arcobaleno sono, insomma, un piacere per la vista e l’olfatto e non di rado, si possono concludere affari anche notevoli.

I suq di Marrakech

Da Jemaa el-Fna, considerata tra le piazze più straordinarie del mondo, si accede facilmente al suq seguendo il vicolo di fronte al Café de France. Ad accogliere il visitatore, un tetto di stuoie e prodotti come noci e frutta secca, ben sistemati all’interno di cestini intrecciati. L’ampia rue Souk Smarine è occupata dai mercanti specializzati in stoffe, articoli di antiquariato e tappeti , mentre 200 metri dopo, in Rabba Qedima, si trovano spezie ed elementi legati ai rimedi naturali tradizionali. A nord della piazza, c’è il passaggio alla Criée Berbère, che fino a inizio Novecento era la zona per la compravendita degli schiavi e oggi è un affollato angolo per l’asta di tappeti. Si prosegue verso rue Souk el Kebir che conduce attraverso il suk del cuoio alla medersa Ben Youssef. A sinistra, rue Souk el-Attarin giunge al souk des Babouches (delle babbucce) e al souk des Teinturiers (dove notare lane multicolore appena tinte). Ancora, si incontra il souk Chouari (dei falegnami) e il souk  el-Haddanine, dove i fabbri forgiano il ferro. Un suq autentico, poi, è quello di Bab Ailen, raggiungibile in taxi, dove fanno la spesa i locali e ci si può aggirare tra le bancarelle senza essere pressati dai venditori.

l suq più belli

In ogni città o villaggio del Marocco, il suq ne rappresenta nello stesso tempo il cuore e il tesoro più vero. Non tutti sono belli alla stessa maniera, ma certamente ognuno è interessante in modo differente. Il suq di Tangeri, ad esempio, è noto per essere di grande bellezza specialmente per i suoi panorami sul mare e sul porto. Quello di Fès, invece, è ricco di stradine cariche di bancarelle dove perdersi letteralmente, alla ricerca dell’acquisto più vantaggioso. A Rabat i suq sono zone tranquille, dove solitamente fuggire dall’affollamento di Marrakech, così come quelli di Casablanca che finiscono poi sugli ampi boulevard con architetture liberty e déco.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

POTREBBE INTERESSARTI

Articoli
Correlati