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Rose gratis, ma solo per veri innamorati. Tra fiori e farfalle, a Coniolo il romanticismo è di casa

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Rose gratis, ma solo per veri innamorati. Tra fiori e farfalle, a Coniolo il romanticismo è di casa

 

di Federica Giuliani | @traveltotaste

Coniolo, piccolo paese nel Monferrato alessandrino, si è fatto conoscere per un’iniziativa tanto romantica quanto utile: la vetrina delle rose. Da aprire solo in caso di vero amore.

Rose al belvedere di Coniolo

Spesso le idee più belle e originali vengono viaggiando. È capitato così anche a Enzo Amich, sindaco del borgo monferrino, che durante un soggiorno a Londra trovò l’ispirazione per creare una vetrina da rifornire giornalmente di rose, a cui gli innamorati che si recano al belvedere per qualche momento di intimità e romanticismo possano attingere liberamente.

La vetrinetta in ferro battuto è stata realizzata dal fabbro di paese, mentre le rose fresche – da tre a nove ogni giorno- provengono a costo zero dai giardini comunali o privati.

Coniolo, facendo parte del circuito Comuni Fioriti, tiene molto alla cura delle aree verdi tanto che ogni anno si ripete un importante appuntamento dedicato proprio ai fiori (19-20 maggio 2018) che si sviluppa lungo un percorso collinare con 120 stand dedicati all’artigianato, al buon cibo e agli ibridatori più importanti d’Europa.

Dalle miniere alle farfalle

Coniolo e l’intera zona circostante furono centro, tra Ottocento e Novecento, di una grande industria estrattiva che per lungo tempo rese Casale Monferrato la capitale nazionale della calce e del cemento. La qualità, l’estensione dei banchi sotterranei e degli affioramenti, generarono infatti parecchie zone minerarie.

Di quella storia mineraria, oggi rimane un itinerario lungo circa 20 chilometri che attraversa i luoghi vissuti da abitanti e lavoratori dell’epoca. Il percorso si chiama Tra fiume e collina e corrisponde al sentiero provinciale 751 del CAI. Quest’area, inoltre, ha iniziato l’iter per diventare area naturale grazie alla presenza del numero più alto di specie di farfalle in Italia, tra cui due notturne molto rare.

Un museo, una storia

Infine, un ultimo motivo per andare a Coniolo è il suo museo etnografico, un’esposizione interattiva che ripercorre la storia drammatica del paese. Gli scavi delle miniere, infatti, misero a rischio tutto l’abitato e fu necessario spostare il paese, che rischiava di galleggiare su un suolo instabile. Erano gli anni Venti quando si decise di smontare Coniolo e ricostruirlo più a monte, in un’area più sicura. Il paese cominciò, quindi, la sua seconda vita che oggi è fatta di ricordi ma soprattutto di natura e romanticismo.

Curiosità

Già da prima che arrivassero le rose, era abitudine lasciare al belvedere poesie e lettere d’amore: una versione decisamente più colta e “leggera” dei più celebri lucchetti.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

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