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Cambogia autentica: consigli low budget per un viaggio unico

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Cambogia autentica: consigli low budget per un viaggio unico

di Devis Bellucci | @devisbellucci

Foto di Federico Klausner

È un dato di fatto: alcune destinazioni, nonostante la loro bellezza, vengono trascurate dai viaggiatori. Quando tuttavia la bellezza si unisce alla convenienza, onestamente non si capisce il perché. In effetti l’idea di un [b]viaggio in Oriente[/b] affascina i più, ma poi va a finire che si rimanda a tempi migliori, magari un giorno quando ci porteremo i figli, spaventati come siamo di fronte allo scoglio linguistico e alla mancanza di validi contatti locali. Insomma: meglio non andare allo sbaraglio. Prendiamo il [url”Vietnam”]http://travelglobe.it/MENTE/Viaggio-nei-sotterranei-di-Ho-Chi-Minh-i-tunnel-aperti-al-turismo[/url], il Laos o la Cambogia, giusto per citare alcune tra le più celebri vittime di questa italica trascuratezza. Molti viaggiatori di lungo corso, infatti, considerano il Laos uno dei luoghi più belli del mondo, mentre la visita del [b]sito archeologico di Angkor[/b], in Cambogia, da sola varrebbe il viaggio. Si pensi che l’esploratore francese Henri Mouhot, ammirando i templi di Angkor alla metà del XIX secolo, li definiva addirittura più grandiosi di qualsiasi antichità greca o romana pervenuta sino a noi.

[b]INDOCINA FACILE E CONVENIENTE CON I TOUR OPERATOR LOCALI[/b]

I famosi contatti locali, negli ultimi anni, non sono stati con le mani in mano. Cercando sul web saltano fuori tante [url”agenzie con sede all’estero”]http://travelglobe.it/NEWS/Viaggiare-risparmiando-e-bene-[/url], rivolte proprio ai viaggiatori europei. Senza intermediari italiani, quindi risparmiando denaro, è possibile costruire il proprio itinerario personalizzato, supportati in maniera professionale e soprattutto in lingua italiana. In questo modo la logistica non è più un problema. Tra queste realtà citiamo ad esempio [b]Asiatica Travel[/b], con sede ad Hanoi, in Vietnam. Basta una mail, data di partenza, durata del viaggio e impronta che si desidera dare all’esperienza: natura, relax, arte e avventura, fino a esigenze più particolari, come il desiderio di frequentare corsi di cucina presso chef qualificati. [url”Asiatica Travel”]http://viaggi.asiatica.com/it/2/upgrade-gratis-hotel-da-3-stelle-a-4-stelle.html?source=travelglobe&campaign=upgrade_hotel_Cambogia_072015[/url] opera dal 2001 in Vietnam, Laos, Thailandia e appunto Cambogia, virtualmente impegnata a raccontare questi Paesi e la loro antichissima cultura ai turisti europei.

[b]HOTEL IN CAMBOGIA: LEZIONI DI CUCINA, MARKET TOUR E UPGRADE 3* TO 4*[/b]

Alcune strutture alberghiere si sono impegnate, proprio nel periodo che tipicamente coincide con l’alta stagione in Italia, a far sì che il meglio dell’ospitalità sia alla portata di tutti, tramite la formula Upgrade 3* to 4* valida fino al 30 settembre. In pratica si paga la quota di un hotel 3*, ma si soggiorna in un 4*. È possibile ad esempio sfruttare questa promozione presso l’[b]Hotel Tara Angkor di Siem Reap[/b], in Cambogia, avendo un soggiorno da re senza incidere troppo sul budget. A parte le consuete amenità tipiche di un albergo di categoria superiore, quali un centro fitness, piscina con Jacuzzi e sauna, Spa con percorso benessere, massaggi e aromaterapia, il Tara Hotel propone ai suoi ospiti la possibilità di partecipare a lezioni di cucina cambogiana o tailandese nei ristoranti della struttura stessa. In realtà parlare di lezioni di cucina è riduttivo, visto che la preparazione della ricetta comincia dalla spesa. Accompagnati in tuk tuk in un tipico mercato locale, si viene guidati nella scelta degli ingredienti per poi proseguire ai fornelli. Al termine del corso, inoltre, viene anche consegnato un certificato ricordo.

[b]DOPO LA CONVENIENZA, LA BELLEZZA: I TEMPLI DI ANGKOR[/b]

Non è invece necessario alcun upgrade per godere delle meraviglie della Cambogia. La città di Siem Reap, in particolare, è la porta d’accesso privilegiata al sito archeologico di Angkor, uno dei più importanti del sud-est asiatico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Angkor fu il centro politico, religioso e amministrativo dell’Impero Khmer, nel periodo compreso fra il IX e il XV secolo. Attualmente ospita i resti di centinaia di templi, alcuni dei quali ripuliti dalla vegetazione e aperti al pubblico, mentre non resta praticamente nulla di tutti gli altri edifici che in origine erano realizzati in legno. Il tempio più conosciuto è Angkor Wat, un sito di vastità impressionante, simbolo della Cambogia stessa. Tanti lo visitano all’alba, per ammirarlo mentre prende colore sul profilo della foresta. Attorno si estendono i resti della città perduta, consumati da un oceano verde che infiltra le radici tra capitelli e sculture. Forse il segreto della suggestione di Angkor deriva proprio da questa casuale e fragile sinergia tra natura, che riprende il sopravvento, e ambizione umana che viene meno. Il Michelangelo d’Oriente che progettò questa meraviglia non avrebbe potuto sperare in un destino migliore per la propria opera, oggi che alberi e bassorilievi hanno la stessa forma e si confondono l’uno nell’altro in un silenzio vivo. La vena di spiritualità che anima i templi continua così a incantare e a rinnovarsi, giorno dopo giorno.

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