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Albi: cosa vedere nella città di Toulouse-Lautrec

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Albi: cosa vedere nella città di Toulouse-Lautrec

ALBI – 81 Tarn –

di redazione | @travelglobemag

Albi si trova nel sud della Francia, a soli sessanta chilometri da Tolosa. Passata alla storia come baluardo della cristianità, offre molto più delle sue splendide cattedrali. Qui, infatti, è custodita la più importante collezione di Toulouse-Lautrec.

Albi, città episcopale

Albi ha conservato l’aspetto antico, che si può ammirare dalla riva destra del Tarn da dove si vedono il Pont-vieux, le fortificazioni, il torrione del palazzo della Berbie e l’imponente cattedrale. In particolare, gli ultimi due edifici disegnano il profilo urbano in maniera inconfondibile:

  • La Cattedrale di Santa Cecilia è il monumento simbolo. Fu costruita a partire dal 1282 ed è un capolavoro del gotico meridionale, arte militante concepita contro l’eresia catara per affermare il potere della Chiesa Cattolica. Roccaforte all’esterno, sontuoso palazzo all’interno: superato il portale, si scopre una meravigliosa decorazione, dominata dal Giudizio Universale del Medioevo e dagli affreschi del XVI secolo.
  • Il palazzo della Berbie dal 1922 custodisce le opere del pittore albigese Henri de Toulouse-Lautrec. È una fortezza di architettura militare e fu costruita in più fasi fra il XIII e il XVIII secolo. Il palazzo è disposto intorno a un cortile d’onore racchiuso da mura imponenti. Nel corso dei secoli, è stato trasformato in palazzo di interesse storico-artistico dove visitare il museo dedicato a Toulouse-Lautrec; un filo cronologico e tematico guida il visitatore attraverso le opere. Si comincia con i quadri della gioventù dell’artista fino alle sue opere tardive, con sale dedicate ai momenti salienti: i ritratti più celebri del pittore, le case chiuse, il mondo femminile di cui Lautrec coglie con pudore i gesti semplici e intimi, le stelle della notte parigina e l’insieme di manifesti dalle immagini iconiche.

La città, a partire dal XV secolo, ebbe un periodo fiorente grazie al commercio dello zafferano e soprattutto del guado (Isatis tintoria), la pianta da cui si ricava un intenso colore blu. Albi si sviluppò e vennero costruiti splendidi edifici rinascimentali, dei quali oggi si può apprezzare l’elegante accostamento di pietre e mattoni utilizzati per le cornici di coronamento di porte e finestre.

Il XIX e il XX secolo videro un incremento dell’industrializzazione, con lo sviluppo dell’industria molitoria e metallurgica, ma anche di pastifici e cappellifici. Nel 1895 nacque, invece, la vetreria operaia iniziativa dei vetrai in sciopero sostenuti da Jean Jaurès. Tutto questo patrimonio ha contribuito all’ingresso di Albi nell’UNESCO.

Percorsi di visita

Seguendo i pannelli informativi numerati disseminati nei 6 quartieri del centro storico, è possibile scoprire e apprezzare i segreti e il patrimonio storico-culturale di Albi.

Tre gli itinerari consigliati contraddistinti da un diverso colore:

  • Circuito rosso: quartieri di Castelviel, Castelnau e Borgo Saint-Salvi
  • Circuito oro: quartieri di Patus Crémat e Vigan
  • Circuito blu: quartieri di Berges du Tarn e Combes

I percorsi possono essere seguiti in autonomia, con una guida o con l’ausilio dell’audioguida, da prendere presso l’ufficio del turismo.

Toulouse-Lautrec a Milano

Fino al 18 febbraio 2018 Toulouse-Lautrec sarà in mostra al Palazzo Reale di Milano. Una grande esposizione monografica, che ne evidenzia il percorso artistico e i tratti di estrema modernità. La mostra condurrà il visitatore a comprendere il fascino e l’importanza artistica del pittore bohémien che, senza aderire mai a una scuola, seppe costruire un nuovo e provocatorio realismo, sintesi estrema di forma, colore e movimento.

Link: Ente del Turismo Francese

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